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  • 9. FORMAZIONE E INFORMAZIONE


    La formazione e l'informazione sono attività fondamentali per il funzionamento dell’intero Sistema Comunale di Protezione Civile in quanto permettono di contenere i danni che un evento può provocare. Costituiscono, pertanto, un presupposto indispensabile per l’efficacia e l’efficienza del Piano.


    La formazione deve essere principalmente rivolta ai soggetti che, all’interno del Sistema Comunale di Protezione Civile, svolgono ruoli e compiti ben definiti, quali amministratori, dipendenti pubblici di qualsiasi ruolo, gruppi comunali di volontariato, associazioni professionali, presidi o rettori. Progetti di formazione devono essere previsti anche per la popolazione con particolare attenzione a tutti gli allievi delle scuole presenti sul territorio comunale.


    1. Indicazioni per la realizzazione di attività addestrative


      Si dovranno prevedere:

      • esercitazioni di protezione civile

      • prove di soccorso


        1. esercitazioni di protezione civile verificano i piani di emergenza basandosi sulla simulazione di un’emergenza reale. Partecipano alle esercitazioni gli Enti, le Amministrazioni e le Strutture operative del Servizio nazionale di Protezione Civile, attivate secondo una procedura standardizzata.

          Le esercitazioni sono nazionali, quando vengono programmate e organizzate dal

          Dipartimento della Protezione Civile in accordo con le Regioni o le Province Autonome in cui si svolgono, mentre sono classificate come regionali o locali se le promuovono le Regioni, le Prefetture o le Province Autonome.

          In fase di progettazione deve essere redatto, dall’ente proponente, un documento di impianto da condividere con tutte le amministrazioni che partecipano alla simulazione. Questo documento contiene gli elementi fondamentali dell’esercitazione tra cui l’individuazione dell’evento storico di riferimento.

          Gli elementi fondamentali da definire nella fase di progettazione di un’esercitazione sono i seguenti:

      • ambito di riferimento e località interessate

      • data di svolgimento

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      • tipologia di esercitazione

      • componenti e strutture operative partecipanti

      • obiettivi dell’esercitazione

      • individuazione e descrizione di un evento storico di riferimento

      • definizione di uno scenario di rischio

      • descrizione del sistema di allertamento

      • sistema di coordinamento (procedure di attivazione, flusso di comunicazione, sedi e strutture operative)

      • attivazione e utilizzo delle aree di emergenza

      • modalità di risposta del sistema di protezione civile

      • modalità di coinvolgimento della popolazione

      • sistema di informazione alla popolazione

      • cronoprogramma delle attività

      • stima dei costi

      • valutazione dei risultati


        1. Le prove di soccorso verificano la capacità di intervento nella ricerca e soccorso del sistema e possono essere promosse da una delle Strutture operative del Servizio Nazionale di Protezione Civile. Anche in questo caso viene elaborato un documento di impianto che deve essere trasmesso alle Autorità territoriali competenti e che deve prevedere, tra le varie informazioni, anche gli obiettivi e il cronoprogramma delle attività.


    2. Informazione


      Con la legge n. 265/99, art. 1221, vengono trasferite al Sindaco le competenze del Prefetto in materia di informazione alla popolazione in situazioni di pericolo per calamità naturali. Informare la popolazione significa assicurare una maggiore consapevolezza rispetto ai rischi e ai pericoli a cui si è esposti nel proprio territorio, e garantire comportamenti in grado di assicurare una maggior autoprotezione in caso di evento calamitoso.

      In tal senso, l’informazione rivolta alla popolazione affinché sia efficace è dovrà da un lato chiarire quali sono le probabilità che sul territorio si manifestino le diverse tipologie di eventi e, dall’altro, indicare in maniera puntuale quali comportamenti occorra tenere, dentro e fuori le abitazioni o i luoghi di lavoro, in caso di evento.


      È inoltre indispensabile rendere noto alla popolazione le modalità con cui il Sistema di Protezione Civile opererà in caso di evento (chi interverrà, in quale modo avverranno le comunicazioni con la popolazione ecc.) e quali risorse il Sistema di Protezione Civile attiverà a servizio della popolazione coinvolta nell’evento.


      • In tempo di pace è fondamentale che i cittadini, e in particolare quelli che risiedono nelle zone direttamente o indirettamente interessate dai potenziali eventi calamitosi, si formino una confidenza con le tematiche della sicurezza, imparando a conoscere:

      • le caratteristiche di base del rischio che insiste sul territorio, ad esempio

        prendendo visione delle carte di rischio che potrebbero essere postate sul sito ufficiale del Comune;

      • la localizzazione delle aree e delle strutture di emergenza e i percorsi più brevi

        e sicuri per raggiungerle;

      • le disposizioni del Piano d'Emergenza Comunale;

      • comportamenti da adottare prima, durante e dopo l'evento;

      • mezzi di diffusione di informazioni e allarmi, e mezzi di comunicazione che

        saranno adottati dal Sistema di Protezione Civile.


        L’attività di informazione e formazione rivolta alla cittadinanza dovrebbe essere costante ed articolata, coerentemente con la disponibilità di risorse economiche dell’Ente, in:

      • programmi formativi scolastici;

      • pubblicazioni specifiche distribuite tra le famiglie;

      • articoli e spot informativi organizzati in collaborazione con i media locali.


        Nella fase di emergenza o pre-allarme, l’informazione riveste un ruolo cruciale, per limitare il più possibile il panico nella popolazione. Si dovrà porre la massima attenzione sulle modalità di diramazione e sui contenuti dei messaggi, che devono essere chiari, sintetici, precisi, essenziali e, soprattutto, tempestivi e regolari.


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