Dalla ricerca di dati relativi ai precedenti storici di precipitazioni nevose in ambito comunale, si è costatato che trattasi di un fenomeno poco frequente, ma con notevoli ripercussioni sul traffico e sulla pubblica incolumità.
Evento neve 2012 – Ingresso Medicus Hotel
Nel caso di previsione di precipitazioni nevose abbondanti, è necessario allertare le Associazioni di Protezione Civile che hanno in dotazione mezzi ed attrezzature per fronteggiare l’emergenza, (l’elenco dei mezzi e delle attrezzature delle Associazioni di Protezione Civile è allegato al piano), inoltre, in via preventiva è necessario allertare le ditte esterne al Comune per un eventuale loro intervento nel caso in cui le forze messe in campo fossero insufficienti (la lista delle ditte esterne è allegata al piano).
Evento neve 2012 – Mezzi in dotazione all’Associazione Volontari Radio Soccorso Tivoli
I tratti stradali più sensibili per i quali, in virtù dei servizi essenziali, è necessario garantire la percorribilità, sono:
Accesso alle seguenti strutture pubbliche di prima necessità:
Ospedale S. Giovanni Evangelista Via Parrozzani 3;
Ini Divisione Medicus Strada Colle Ripoli snc;
Polizia Stradale Via Valeria, 3;
Commissariato di P.S. Largo Salvo D'Acquisto 1;
Stazione di C.C. Via Aldo Moro;
Polizia Locale Comune di Tivoli Via Monte Vescovo;
Stazione F.S. di Tivoli;
Fermata Autobus nodo di scambio Piazzale del Cimitero;
Azienda Usl Rm G Tivoli Via Massimo;
118 Via Monte Vescovo snc;
Guardia di Finanza Via Tiburtina 40/42;
Stazione di C.C. di Tivoli Terme Via Alfieri Vittorio;
Stazione F.S. di Tivoli Terme;
Azienda Usl Villa Adriana;
Stazione F.S. di Bagni di Tivoli.
Ripristino della viabilità in ingresso e in uscita dal territorio comunale:
Il nodo autostradale del Casello di Tivoli, connesso alla Via Maremmana Inferiore
51a) che mette in comunicazione l’Autostrada A24 con la Via Tiburtina (S.S. 5);
Via Empolitana (S.P. 33a) poiché mette in comunicazione il centro abitato di Tivoli con il nodo autostradale del Casello di Castel Madama e quindi con l’Autostrada A24;
Via Tiburtina (S.S. 5), poiché provenendo da Roma attraversa in direzione ovest - est l’intero comune;
La Strada Provinciale 31a, poiché mette in comunicazione l’abitato di Tivoli con il Comune di Marcellina;
La Strada Provinciale 33a, poiché mette in comunicazione l’abitato di Tivoli con il Comune di Castel Madama;
La Strada Provinciale 53a, poiché mette in comunicazione l’abitato di Tivoli con il
Comune di San Gregorio da Sassola;
La Strada Provinciale 5ter, poichè mette in comunicazione l’abitato di Tivoli
Terme con il Comune di Guidonia;
La Strada Provinciale 45a, poiché mette in comunicazione l’abitato di Favale,
Campolimpido e Colle Nocello con il Comune di Guidonia;
Le stazioni ferroviarie di Tivoli e Bagni di Tivoli connettono la rete ferroviaria Roma – Pescara al Comune di Tivoli.
b) Ripristino della viabilità secondaria
Inoltre nella fase emergenziale è necessario tenere in considerazione le esigenze dei diversamente abili o con gravi patologie (l’elenco è allegato al piano) i quali potrebbero risultare isolati.
Per quanto riguarda lo spargimento del sale antighiaccio è preferibile, in via preventiva alle nevicate, intervenire prima delle ore notturne in quanto il sale agisce abbassando la temperatura di solidificazione dell’acqua. In caso di precipitazioni nevose è necessario utilizzare sempre lo spargisale subito dopo il passaggio della lama spazzaneve, in quanto il passaggio delle auto scioglierebbe lo strato nevoso, permettendo al sale di andare in soluzione ed abbassare la temperatura di solidificazione e, quindi, prevenire la formazione del ghiaccio.
Come per tutti gli altri scenari, si rimanda al COC la gestione dell’evento, nello specifico per l’organizzazione degli uomini e mezzi al fine di predisporre le misure preventive; per le modalità di raccordo e concorso dei soggetti concorrenti e per la definizione delle modalità di attivazione ed intervento a seguito delle segnalazioni di emergenza.
Nel caso in cui dalle allerte meteo del Centro Funzionale della Regione Lazio, emerga la possibilità di precipitazioni nevose intense è preferibile interrompere l’attività scolastica per la durata dell’allerta, al fine di non sovraccaricare la rete viaria urbana e consentire ai mezzi spazzaneve di operare senza intralci.
Per quanto concerne le strade di competenza dell’Amministrazione di Città Metropolitana di Roma Capitale, ANAS, ASTRAL-Azienda Strade Lazio, Autostrade per l’Italia e Autostrada “Strada dei Parchi”, si rimanda al “Piano provinciale per la gestione coordinata delle emergenze di viabilità determinate da precipitazioni nevose”.
Come indicato dal Dipartimento di Protezione Civile, nel caso di incidente industriale di stabilimenti che utilizzino o detengano sostanze chimiche per le loro attività produttive, gli effetti sulla salute umana in caso di esposizione a dette sostanze rilasciate nell’atmosfera durante l’incidente, variano a seconda delle caratteristiche delle sostanze stesse, della loro concentrazione, della durata d’esposizione e dalla dose assorbita; gli effetti sull’ambiente sono connessi alla contaminazione del suolo, dell’acqua e dell’atmosfera da parte delle sostanze tossiche; gli effetti sulle cose riguardano sostanzialmente i danni alle strutture.
Dall’Inventario Nazionale degli Stabilimenti Suscettibili di causare Incidenti Rilevanti ai sensi dell’Art. 15 comma 4 dl Decreto Legislativo 17/08/1999 n. 334 e s.m.i. redatto in collaborazione con Ispra – Servizio Rischio Industriale risulta che nel territorio comunale è presente un solo stabilimento rappresentato dal deposito di esplosivi “SANTABARBARA s.r.l.” sito in via Colle Mitriano, località Colle Nocello, come riportato sulla Carta dello Scenario di Rischio Incidente Rilevante (ALL. 4).
È stato rappresentato su questa carta il rischio afferente allo stabilimento sopramenzionato, di cui viene riportato in allegato il documento “Informazione alla Popolazione – Santa Barbara s.r.l.” (ALL. 7), nel quale sono descritti, oltre alle attività dello stesso, due scenari ipotizzabili di rischio: il primo connesso allo sviluppo incendi; il secondo al verificarsi di esplosioni. In questo documento vengono, altresì, specificate le aree interessate dal danno, le azioni previste per la mitigazione e riduzione degli effetti e conseguenze di un incidente, le autorità pubbliche coinvolte, le azioni di pianificazione ed i diversi livelli di allertamento.
Il Lazio è caratterizzato da una sismicità che si distribuisce lungo fasce (Zone sismogenetiche) a caratteristiche sismiche omogenee, allungate preferenzialmente NW-SE, nella direzione della costa tirrenica e della catena montuosa appenninica. Lungo queste fasce la sismicità si distribuisce in modo omogeneo e gradualmente crescente dalla costa verso l’Appennino.
Fig. 21: mappa zone sismogenetiche
Dalla lettura di questa carta si osserva come la provincia di Latina e la zona costiera della provincia di Viterbo risultino poco sismiche. Terremoti di media intensità ma molto frequenti, fino all’VIII° MCS/MSK, avvengono nell’area degli apparati vulcanici del Lazio, Colli Albani e Monti Vulsini, ed in alcuni aree del Frusinate e del Reatino; terremoti molto forti, fino al X-XI° della scala macrosismica MCS/MSK, ma relativamente poco frequenti, si hanno nelle conche di origine tettonica di Rieti, Sora e Cassino. Nella seguente figura è possibile osservare questa condizione, attraverso la distribuzione delle massime intensità macrosismiche afferenti gli ultimi 1000 anni.
Fig. 22: distribuzione massime intensità macrosismiche ultimi 1000 anni.
Per quanto attiene alla sismicità locale, si evidenzia la presenza nel territorio comunale di una serie di faglie, sviluppatesi durante l’orogenesi appenninica, che hanno continuato poi a differenziarsi ed evolversi. Nello specifico, i rilievi sono caratterizzati principalmente da strutture embricate costituite da diverse unità tettoniche accavallate verso Est, individuate da una serie di piani di sovrascorrimento, di cui la linea “Olevano-Antrodoco” rappresenta l’inviluppo degli accavallamenti più esterni (Cavinato et al., 1986). Le aree pianeggianti sono contraddistinte da faglie trascorrenti e dirette che in letteratura sono considerate probabilmente potenzialmente attive (Faccenna et al. - 2008).
Una quantificazione della probabilità di occorrenza di eventi di magnitudo superiore al grado 5.5 Richter in Italia, nei prossimi dieci anni, potrebbe essere deducibile dalla mappa proposta e aggiornata al 4 gennaio 2012 dell’INGV, nella quale non vengono indicate aree sismo-genetiche interessanti il territorio comunale.
Si riporta nella seguente figura l’ubicazione dei terremoti che hanno interessato il
Comune di Tivoli, dall’anno 1900 al 2016, con una distanza epicentrale massima pari a 20 km Fig.23.
Fig. 23: ubicazione terremoti occorsi dall’anno 1900 a marzo 2016, con una distanza epicentrale massima dal comune di Tivoli di 20 km.
La nuova classificazione sismica adottata dalla Regione Lazio, basata sulla carta di pericolosità sismica allegata alla OPCM 3519/06 ed adottata con Delibera della Giunta Regionale n. 387 del 22 maggio 2009, ha riclassificato il territorio regionale introducendo due sottozone “Zona A” e “Zona B” a pericolosità decrescente “1”, “2” e “3” per definire ulteriormente le caratteristiche di sismicità locali.
Fig. 24: Zonazione Sismica Lazio
Il territorio comunale di Tivoli ricade nella Sottozona 2B che, secondo gli indirizzi e criteri generali di classificazione del territorio nazionale, corrisponde ad un intervallo di accelerazione orizzontale massima al suolo “ag ” caratterizzata da una probabilità del 10% di essere superata nei prossimi 50 anni compreso tra 0.15 - 0.20 ag .
Per quanto riguarda lo scenario di evento sismico, la normativa fa riferimento agli eventi possibili con tempi di ritorno 72-101 anni e 475 anni, rispettivamente un evento ricorrente ed un evento massimo atteso. Dalla mappa di pericolosità sismica nazionale si individua per il territorio di Tivoli, un’accelerazione massima del suolo “ag ” riferita a suoli rigidi pari a:
ag 0.075 – 0.100 con probabilità di eccedenza del 39% e del 50% (corrispondente ad un periodo di ritorno di 72 e 101 anni) in 50 anni;
ag 0.150 – 0.175 con probabilità di eccedenza del 10% (corrispondente ad un periodo di ritorno di 475 anni) in 50 anni.
Correlazioni tra a g ed intensità macrosismica, la carta delle massime intensità macrosismiche della Regione Lazio ed il Catalogo sismico nazionale mostrerebbero, per il territorio di Tivoli, una pericolosità per un evento massimo atteso pari ad un grado 8 della scala MCS, per il quale è stato previsto, pertanto, nell’ambito del presente studio uno scenario di evento. Non è stato, di contro, considerato lo scenario afferente all’evento ricorrente, in quanto essendo caratterizzato da un basso grado di sismicità risulterebbe difficilmente percettibile dalla popolazione.
Per una analisi della pericolosità sismica a livello locale, si è fatto riferimento allo studio di Microzonazione Sismica di Tivoli (anno 2015) che ha suddiviso il territorio comunale in zone a comportamento sismico omogeneo, individuando tra queste “zone suscettibili di amplificazione sismica” e “zone suscettibili di instabilità”, nelle quali si aspetterebbero danni più significativi. Nel dettaglio, come riportato sulla “Carta delle M.O.P.S.” allegata al sopracitato studio, sono state distinte:
Zone Stabili Suscettibili di Amplificazione Locali
Zona 1 (celeste) - Depositi alluvionali, depositi terrazzati, coperture; comprende coperture che hanno uno spessore maggiore di 3 metri, costituiti da detrito di falda, depositi eluvio colluviali, depositi alluvionali (Albuccione-Martellona; Zona Empolitana; Zona Maremmana; Colle Nocello-La Botte; Arci).
Zona 2 (verde pallido) - Tufi litoidi e travertino; comprende coperture relative a depositi vulcanici riconosciuti come tufi litoidi e depositi di travertino molto addensati. Tali depositi presentano uno spessore molto variabile. Si suppone avere un range compreso tra 10-40 metri (Tivoli antica; Rocca Bruna; Villa Adriana; Tivoli Terme).
Zona 3 (verde) - Tufi stratificati e di varia provenienza: sabbie e limo-argillosi; è rappresentata da tufi stratificati e vi varia provenienza moderatamente addensate, anch’esse mostrano avere uno spessore molto variabile, anche in questo caso si presuppone avere un range compreso tra 10-40 metri (Centro storico-Zona
Empolitana; Loc. La Crocetta-Lago dei Reali-La Prece-Bivio di San Polo; Campo Limpido-Favale; Villa Adriana).
Zona 4 (verde scuro) – Pozzolane; è rappresentato da depositi tufitici piroclastici, debolmente sciolti con scorie, litici lavici. La geometria è generalmente tabulare. Lo spessore che è stato possibile dedurre dalle indagini presenti nell’area è di circa 3-4 metri (zone agricole).
Zona 5 (giallino) - Sabbie e argille fluvio-palustri; è rappresentata da depositi fluviali e palustri antichi costituiti da sabbie e argille a luoghi sabbioso ghiaiosa e sulle si possono trovare interdigitazioni coi depositi vulcanici. In affioramento, è stato possibile rilevare uno range di spessore compreso tra i 3-6 m. (Colle Falco; Colle Castello; Loc. Le Mollacce-Arci; Villaggio Adriano-Rocca Bruna).
Zone Stabili Suscettibili di Instabilità
Le aree di attenzione di instabilità di versante sono state desunte dal rilevamento e dai dati forniti dall’Autorità di Bacino del fiume Tevere. (Loc. Colle Vescovo; Zona Lucretili; La Crocetta)
Zona di Attenzione per cedimenti differenziali/crollo di cavità/sinkhole Appartengono a questa zona di attenzione parte dell’abitato di Tivoli Terme per
presenza di fenomeni di Sink-hole; parte del centro storico di Tivoli caratterizzato da una fitta rete di cunicoli di natura antropica.
Sulla base delle condizioni di pericolosità sopra individuate e della vulnerabilità del territorio comunale, stimata attraverso la presa visione della “Carta delle Tipologie Edilizie e della vulnerabilità Intrinseca” (ALL. 7) del Piano di Protezione Civile del 1999 ed aggiornamento, è stato desunto il seguente scenario di rischio sismico.
Capoluogo nel suo interno è compresa l’area, di seguito “Zona Rossa”, ove si ritiene possano verificarsi i danni più significativi, racchiusa nello specifico tra il Centro storico, il quartiere “Empolitana”, l’edificato lungo la Via Tiburtina Valeria in loc. “Colle Vescovo” e la Zona Stazione ferroviaria. In questa area, rappresentata in verde
nella seguente Fig. 25, il numero delle persone esposte risulterebbe, da una stima effettuata, non inferiore a circa 2500 unità.
Fig. 25: In verde area a rischio sismico elevato, compresa tra le zone di Tivoli Antica – Zona Empolitana – via Tiburtina Valeria – Loc. Stazione ferroviaria
tratta da “Carta Rischio Sismico del PPC” - anno 1999 – ALL. 8
Frazioni
Non si escluderebbero danni rilevanti nelle aree ricadenti nelle frazioni caratterizzate da pericolosità geologica (ALL. 3), rappresentate da:
aree sottoposte al fenomeno di subsidenza in località Tivoli Terme (presso le quali sono in atto interventi della Regione a seguito degli studi condotti dalla stessa);
aree a rischio sinkhole in località di Colle Nocello – San Pastore, Tivoli Terme – Barco – Stacchini ed Albuccione